Ricercatore: Dr. Massimo Alfano
I molteplici progetti di ricerca traslazionale in corso di sviluppo a URI sono obbligatoriamente collegati alla disponibilità di materiale biologico raccolto dai pazienti. Dall’anno 2010 sono attivi diversi protocolli approvati dal Comitato Etico di OSR per la raccolta sistematica di campioni di tessuto umano da pazienti affetti da patologie urologiche. In collaborazione con il dipartimento di Anatomia Patologica di OSR e con la Unità Operativa di Urologia URI riceve e conserva tessuti solidi e liquidi in forma anonimizzata e codificata. Come per tutte le bioanche esistenti nel mondo, anche URI si è trovato ad affrontare la criticità dell’utilizzo di tessuto umano sano da usarsi quale materiale di confronto con quello patologico.
Dal dicembre 2016 URI ha attivato un protocollo, approvato dal Comitato Etico di OSR, per la raccolta di tessuti liquidi da individui sani, non affetti da nessuna malattia e caratterizzati da comprovata fertilità. La raccolta di tessuti liquidi da soggetti sani, oltre ai dati anamestici raccolti durante una visita medica, permette ad URI di creare una biobanca quasi unica al mondo, in quanto dispone sia di tessuti da individui malati che sani. La biobanca di URI offre ai ricercatori di URI di svolgere i progetti traslazionali in maniera completa ed approfondita, senza richiedere lo svolgimento di successivi studi di comparazione. Inoltre, la unicità di tale biobanca permette ad URI di essere un centro di riferimento per diversi studi e collaborazioni nazionali ed internazionali, quindi di interagire con realtà multiculturali, integrando le conoscenze di biologi, chirurghi, clinici, genetisti, anatomo-patologi, matematici e biostatistici. La unicità della biobanca di URI permette quindi ai ricercatori clinici e pre-clinici di svolgere i progetti di ricerca con un approccio olistico, quanto più vicino possibile alla origine multifattoriale delle patologie urologiche ed andrologiche.